Data ultimo aggiornamento: 23.02.2025
Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale è una tipologia di permesso di permesso di soggiorno che consente ai cittadini extracomunitari di entrare in Italia per svolgere attività lavorative in settori specifici, come l’agricoltura e il turismo. È regolamentato dall’art. 24 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e dal Decreto Flussi annuale, che stabilisce le quote massime di ingresso per motivi di lavoro stagionale.
Cosa significa lavoro subordinato stagionale
Il lavoro subordinato stagionale si riferisce a quelle attività lavorative che, per loro natura, si concentrano in determinati periodi dell’anno. Settori tipici includono l’agricoltura, il turismo e l’industria alimentare, dove la domanda di manodopera aumenta in specifiche stagioni. In questo contesto, il lavoratore opera sotto la direzione e il controllo di un datore di lavoro, con un rapporto contrattuale a termine legato alla stagionalità dell’attività.
Cosa prevede l’articolo 24 sul lavoro stagionale
L’articolo 24 regola l’intero processo di ingresso e soggiorno per lavoro stagionale, includendo:
- Richiesta del nulla osta da parte del datore di lavoro.
- Modalità di rilascio del nulla osta al lavoro stagionale.
- Requisiti per l’alloggio del lavoratore.
- Durata massima del permesso di soggiorno stagionale.
- Conversione del permesso in altre tipologie di permessi di soggiorno.
- Regole sul nulla osta pluriennale per i lavoratori stagionali ricorrenti.
Che cos’è il nulla osta lavoro stagionale
Il nulla osta è un’autorizzazione rilasciata dallo Sportello Unico per l’Immigrazione, che consente al lavoratore di ottenere il visto per lavoro stagionale dall’Ambasciata del Paese di origine.
Durata del nulla osta
Il nulla osta ha una durata pari al contratto di lavoro stagionale e, in ogni caso, non può superare 9 mesi nell’arco di 12 mesi (art. 24 comma 7 TUI).
Nulla osta pluriennale
L’articolo 24 introduce la possibilità di richiedere un nulla osta pluriennale per i lavoratori stagionali che tornano regolarmente in Italia. Questo strumento:
- Semplifica le procedure di ingresso per gli anni successivi.
- Garantisce un diritto di precedenza ai lavoratori che rispettano i termini del permesso e tornano nel Paese di origine alla scadenza.
Come ottenere il nulla osta al lavoro subordinato stagionale – modulo C
Secondo l’articolo 24, il datore di lavoro (o le associazioni di categoria per conto dei propri associati) deve:
- presentare una richiesta nominativa allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) della provincia di residenza tramite l’apposita piattaforma online e solo nell’ambito delle quote definite dal cosiddetto decreto flussi.
- utilizzare il modulo C per la domanda, fornendo:
- I dati personali del lavoratore.
- La durata del contratto di lavoro.
- Le modalità di sistemazione alloggiativa.
Il SUI verifica la richiesta e rilascia il nulla osta entro 20 giorni dalla presentazione (art. 24 comma 2 TUI), purché i requisiti siano soddisfatti.
Se lo Sportello Unico per l’Immigrazione non risponde entro 20 giorni alla richiesta del datore di lavoro, il nulla osta si considera automaticamente concesso, ma solo se si verificano entrambe queste condizioni (art. 24 comma 6):
a) il lavoratore ha già ottenuto almeno una volta negli ultimi cinque anni un’autorizzazione per lavoro stagionale con lo stesso datore di lavoro;
b) il lavoratore è stato assunto regolarmente e ha rispettato le condizioni del precedente permesso di soggiorno.
Diritti del lavoratore stagionale
Art. 24 comma 8:
- Un lavoratore stagionale può restare in Italia per un massimo di 9 mesi in un periodo di 12 mesi.
- Se trova un nuovo lavoro stagionale (con lo stesso o un altro datore di lavoro) entro 60 giorni dalla fine del precedente contratto, il permesso di soggiorno può essere rinnovato fino alla scadenza del nuovo contratto.
- Durante la validità dell’autorizzazione al lavoro, il lavoratore può cambiare datore di lavoro, ma solo se il nuovo contratto viene gestito attraverso la piattaforma SIISL.
- Se il lavoratore ottiene un nuovo contratto stagionale in questo modo, non deve tornare nel suo Paese per richiedere un nuovo visto.
- Alla fine del periodo massimo di 9 mesi, il lavoratore deve lasciare l’Italia, a meno che non abbia un permesso di soggiorno per altri motivi (ad esempio, lavoro subordinato non stagionale, studio, ecc.).
Art. 24 comma 9:
- Se un lavoratore stagionale è già stato in Italia almeno una volta negli ultimi cinque anni, ha rispettato le regole del suo permesso e ha lasciato il Paese alla scadenza, ha il diritto di essere preferito rispetto a chi non è mai entrato in Italia per motivi di lavoro stagionale.
- Questo diritto di precedenza vale per essere assunto di nuovo, sia dallo stesso datore di lavoro sia da uno nuovo.
Art. 24 comma 10:
- Se un lavoratore stagionale ha lavorato regolarmente in Italia per almeno tre mesi e trova un nuovo lavoro con un contratto a tempo determinato o indeterminato, può chiedere di trasformare il suo permesso di soggiorno da stagionale a permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Per farlo, deve presentare la richiesta allo Sportello Unico per l’Immigrazione.
Firma del contratto di soggiorno
Art. 24 comma 11:
Entro otto giorni dall’ingresso del lavoratore in Italia, il datore di lavoro e il lavoratore devono firmare il contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico Immigrazione, che può essere fatto con firma digitale, elettronica qualificata, o manuale. Se il lavoratore firma manualmente, la firma digitale del datore di lavoro sulla copia elettronica del contratto conferma che la firma manuale del lavoratore è autentica, come previsto dalla legge.
Cosa deve fare il lavoratore stagionale
- Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, il lavoratore straniero deve:
- Stipulare il contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI), come previsto dall’articolo 24, comma 11 e dall’articolo 22, comma 6 del D.Lgs. 286/1998.
- Questo contratto regola le condizioni di lavoro e include anche la documentazione sull’alloggio fornito dal datore di lavoro.
- Solo successivamente alla stipula del contratto di soggiorno, il lavoratore può richiedere il permesso di soggiorno tramite il kit postale, come stabilito dalle disposizioni applicative del D.P.R. 394/1999, articolo 5.
Come ottenere il permesso di soggiorno per lavoro stagionale
Per ottenere il permesso di soggiorno per lavoro stagionale, è necessario seguire i passaggi indicati dall’articolo 24:
- Richiesta del nulla osta da parte del datore di lavoro.
- Richiesta del visto presso l’Ambasciata o il Consolato italiano nel Paese di origine del lavoratore, presentando:
- Nulla osta.
- Contratto di lavoro.
- Documentazione sull’alloggio.
- Ingresso in Italia: Il lavoratore entro 8 giorni dall’ingresso deve firmare il contratto di soggiorno in Prefettura e chiedere il permesso di soggiorno tramite kit postale.
Quanto dura il permesso di soggiorno per motivi di lavoro stagionale
Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro stagionale ha una durata variabile in base al contratto di lavoro, generalmente da un minimo di 20 giorni fino a un massimo di 9 mesi. La durata del permesso non può superare quella prevista dal contratto di lavoro stagionale sottoscritto dal lavoratore.
Lavorare con il permesso di soggiorno per lavoro stagionale
Una volta ottenuto il permesso di soggiorno per lavoro stagionale, il lavoratore ha il diritto di svolgere l’attività lavorativa specificata nel contratto. È possibile, entro il limite massimo di 9 mesi, rinnovare il permesso in caso di nuove opportunità di lavoro stagionale offerte dallo stesso o da un altro datore di lavoro, oppure convertirlo in un permesso di soggiorno per lavoro subordinato senza l’obbligo di rientrare nel Paese di origine per richiedere un nuovo visto.
Convertire il permesso di soggiorno per lavoro stagionale
Con le modifiche introdotte dal D.L. 145/2024 è possibile convertire il permesso di soggiorno per lavoro stagionale senza necessità di aderire ai limiti delle quote previste dal decreto flussi. Se vuoi saperne di più, puoi leggere l’articolo di approfondimento su come si fa a convertire il permesso di soggiorno stagionale.
Permesso di soggiorno stagionale scaduto
Alla scadenza del permesso di soggiorno stagionale, il lavoratore è tenuto a lasciare il territorio italiano, a meno che non abbia ottenuto una conversione del permesso di soggiorno stagionale, come lavoro subordinato non stagionale o motivi familiari.
Revoca nulla osta lavoro stagionale
Il nulla osta al lavoro stagionale può essere revocato in diverse circostanze, tra cui:
- se il datore di lavoro è stato sanzionato per lavoro irregolare;
- se l’impresa del datore di lavoro è stata liquidata per insolvenza o ha cessato l’attività;
- se il datore di lavoro ha effettuato licenziamenti al fine di creare un posto vacante da coprire con un lavoratore stagionale.
Sanzioni per il datore di lavoro
- Art. 24 comma 14: se il nulla osta per il lavoro stagionale (permesso che consente al lavoratore di lavorare in Italia per un periodo limitato) o il permesso di soggiorno per lavoro stagionale vengono revocati, il datore di lavoro deve pagare al lavoratore un’indennità. Questa indennità si calcola in base alle retribuzioni che il lavoratore avrebbe dovuto ricevere, secondo il contratto collettivo nazionale, ma che non sono state pagate.
- Art. 24 comma 15: se un datore di lavoro impiega lavoratori stagionali stranieri senza il permesso di soggiorno per lavoro stagionale, o se il permesso del lavoratore è scaduto, revocato o annullato, il datore di lavoro può essere punito con sanzioni. Le sanzioni sono quelle previste dall’articolo 22, commi 12, 12-bis e 12-ter, che riguardano il lavoro nero (ovvero il lavoro senza le necessarie autorizzazioni). Inoltre, si applicano altre disposizioni specifiche indicate nei commi 12-quater e 12-quinquies dello stesso articolo.
In sintesi, se il datore di lavoro impiega lavoratori senza permesso, è soggetto a multe e sanzioni severe. - Art. 24 comma 15-bis: se un datore di lavoro fornisce un alloggio non idoneo al lavoratore straniero, cioè un alloggio che non soddisfa i requisiti minimi di sicurezza e vivibilità, o se l’affitto è troppo alto rispetto alla qualità dell’alloggio o alla retribuzione del lavoratore, il datore di lavoro può essere multato. La multa va da 350 a 5.500€ per ogni lavoratore. Inoltre, il canone d’affitto è considerato eccessivo se supera un terzo della retribuzione del lavoratore.
Domande frequenti
Quanto dura il permesso di soggiorno per lavoro stagionale
La durata del permesso di soggiorno per lavoro stagionale è strettamente legata al contratto di lavoro stipulato e varia da un minimo di 20 giorni a un massimo di 9 mesi. Questo intervallo temporale consente di coprire l’intero periodo di attività stagionale previsto.
Visto lavoro stagionale Italia
Per ottenere un visto per lavoro stagionale in Italia, il datore di lavoro deve presentare una richiesta di nulla osta allo Sportello Unico per l’Immigrazione, indicando le specifiche del lavoro e le generalità del lavoratore. Una volta rilasciato il nulla osta, il lavoratore può richiedere il visto presso le autorità consolari italiane nel proprio Paese di residenza e fare ingresso in Italia.