Data ultimo aggiornamento: 07.03.2025
Come funziona la conversione permesso di soggiorno UE rilasciato da un altro Stato europeo
Il Decreto-Legge 145/2024 ha introdotto importanti modifiche sulla disciplina relativa all’ingresso e al soggiorno in Italia dei cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da un altro Stato membro dell’Unione Europea.
Con questa riforma, che ha modificato l’art. 9 bis TUI comma 1 lett. A, tali soggetti possono ora richiedere il soggiorno in Italia per motivi di lavoro subordinato o autonomo, senza essere soggetti alle quote previste dal decreto flussi.
Inoltre, vengono confermate le possibilità di ingresso per studio o altri motivi leciti, a condizione che siano rispettati i requisiti previsti dalla normativa.
Questa misura mira a facilitare la mobilità all’interno dell’Unione Europea e a rispondere alla crescente necessità di manodopera qualificata e specializzata in Italia.
Di seguito, analizziamo nel dettaglio chi può beneficiare di questa disposizione e quali sono le condizioni per il soggiorno.
Chi può trasferirsi in Italia con un permesso di soggiorno UE di lungo periodo
Possono fare richiesta di soggiorno in Italia gli stranieri che:
- sono in possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciato da un altro Stato membro dell’UE;
- hanno il permesso UE valido e in corso di validità;
- intendono soggiornare in Italia per un periodo superiore a tre mesi per motivi di lavoro, studio o altre ragioni lecite.
A differenza di altri ingressi in Italia, i titolari di questo permesso non sono soggetti alle quote del decreto flussi, il che rende più semplice l’accesso al mercato del lavoro italiano.
Conversione permesso di soggiorno UE: i motivi per cui è possibile soggiornare in Italia
L’art. 9 bis comma 1 TUI, prevede tre principali categorie di motivi per cui un cittadino straniero titolare di un permesso UE di lungo periodo rilasciato da un altro Stato membro può soggiornare in Italia:
1. Lavoro subordinato o autonomo
I titolari di un permesso UE rilasciato da un altro Stato possono:
- essere assunti con contratto di lavoro subordinato da un datore di lavoro italiano;
- avviare un’attività autonoma, rispettando i requisiti previsti dalla normativa italiana per questa categoria.
Per il lavoro autonomo, le certificazioni necessarie vengono rilasciate dallo Sportello Unico per l’Immigrazione.
2. Studio o formazione professionale
I cittadini stranieri in possesso di un permesso UE per soggiornanti di lungo periodo possono venire in Italia per frequentare corsi di studio o di formazione professionale, nel rispetto della normativa vigente.
3. Altri motivi leciti
Il soggiorno in Italia è consentito anche per altre finalità, purché il richiedente dimostri di:
- disporre di mezzi economici sufficienti, con un importo superiore al doppio della soglia prevista per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
- essere coperto da un’assicurazione sanitaria valida per tutta la durata del soggiorno.
Questa possibilità è particolarmente rilevante per chi desidera risiedere in Italia per motivi personali, come per esempio durante il pensionamento.
Come convertire il permesso di soggiorno UE rilasciato da altro Stato
È necessario presentare domanda presso lo Sportello Unico Immigrazione del proprio domicilio, tramite la piattaforma online del Ministero dell’Interno.
Cliccare su “Conversioni fuori quota e progetti speciali” ed infine su “LS”, a questo punto si aprirà il modulo da compilare con tutti i dati richiesti sul lavoratore, datore di lavoro, località di impiego e alloggio del lavoratore.

Vantaggi della mobilità intra-UE per i soggiornanti di lungo periodo
L’armonizzazione delle norme sulla mobilità intra-UE consente ai cittadini stranieri titolari di un permesso UE di lungo periodo di:
- lavorare in Italia senza dover attendere l’apertura delle quote del decreto flussi.
- accedere a opportunità di studio e formazione professionale in un altro Stato membro.
- beneficiare di una maggiore stabilità giuridica e di diritti assimilabili a quelli dei cittadini italiani per la durata del soggiorno.
Domande frequenti
Si può convertire il permesso di soggiorno spagnolo in quello italiano?
Si, se si tratta di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato dalla Spagna.
Chi possiede un permesso UE rilasciato dalla Spagna può lavorare in Italia senza essere soggetto alle quote del decreto flussi. Una volta ottenuto l’impiego o soddisfatti i requisiti previsti per il soggiorno, può richiedere un permesso di soggiorno italiano, che sarà rilasciato sulla base della normativa vigente.
Il permesso di soggiorno greco vale in Italia?
Un permesso di soggiorno greco non è automaticamente valido per risiedere in Italia. Solo chi è in possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato dalla Grecia può chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno italiano allo Sportello Unico Immigrazione se vi sono i requisiti richiesti dalla legge descritti in questo articolo.