Data ultimo aggiornamento: 06.06.2024
Comunicazione ex art. 10 bis cittadinanza
Ai fini dell’ottenimento della cittadinanza italiana la legge stabilisce che devono essere rispettati specifici requisiti.
In caso di mancato rispetto di tali requisiti, l’Ufficio coinvolto nella lavorazione della domanda di cittadinanza procederà ad inviare all’interessato un preavviso di rigetto a cui bisognerà rispondere entro 10 giorni. Se le osservazioni inviate non verrano considerate sufficienti, l’Ufficio procederà al rigetto definitivo della domanda.
Cos’è il preavviso di rigetto ex art. 10 bis L. 241/90
Il preavviso di rigetto cittadinanza italiana ex art. 10 bis della legge 241/1990 è un atto amministrativo con il quale l’amministrazione avvisa il richiedente che l’amministrazione sta procedendo al rigetto dell’istanza presentata. L’amministrazione è tenuta ad invitare l’interessato a presentare eventuali osservazioni difensive entro un termine di 10 giorni al fine di impedire il rigetto definitivo della domanda.
Per quali motivi si può ricevere il preavviso di rigetto della domanda di cittadinanza italiana
In materia di cittadinanza italiana il preavviso di rigetto può essere adottato per una serie di motivi, tra cui:
- il reddito insufficiente
- la sussistenza di precedenti penali;
- la presenza di un buco di residenza.
In quest’ultimo caso, il preavviso di rigetto viene adottato in base ai parametri di riferimento adottati e in vigore.
Più nello specifico il reddito richiesto è pari a €8.263,31 richiesti per il nucleo familiare composto da una persona, incrementato fino a €11.362,05 di reddito imponibile in presenza del coniuge a carico e di ulteriori €516,00 per ogni figlio a carico.
Se non si risponde entro 10 giorni, la Prefettura rigetterà automaticamente la domanda.
Preavviso di rigetto non significa quindi che la domanda è stata rigettata, significa che è necessario integrare la documentazione già presentata o fornire delle motivazioni e chiarimenti utili in merito a quanto rilevato dalla Prefettura.
Preavviso di rigetto per reddito insufficiente
La domanda di cittadinanza italiana per residenza può essere inviata solo se si è in possesso di un reddito nei 3 anni precedenti l’invio della domanda.
Il reddito richiesto deve rispettare determinati parametri che puoi consultare in questo link.
Se i redditi inoltrati non rispettano tali parametri, la Prefettura procederà ad inviare un preavviso di rigetto come l’esempio riportato nell’immagine sottostante.
Come difendersi dal preavviso di rigetto per reddito insufficiente
Per difendersi dal preavviso di rigetto per reddito insufficiente, il richiedente può adottare una serie di strategie, tra cui:
- provare a dimostrare che il reddito dichiarato è in realtà superiore a quello indicato nell’atto di preavviso.
A tal fine, il richiedente può produrre documentazione relativa ai propri redditi, come ad esempio la dichiarazione dei redditi, le buste paga o le ricevute di versamento dei contributi previdenziali. - provare che il reddito insufficiente è stato causato da circostanze temporanee e non imputabili al richiedente.
Ad esempio, il richiedente può dimostrare di aver perso il lavoro a causa di una crisi economica o di aver dovuto sostenere delle spese straordinarie per motivi di salute. - provare che, nonostante il reddito insufficiente, il richiedente è in grado di provvedere al proprio sostentamento e a quello dei propri familiari a carico.
A tal fine, il richiedente può dimostrare di avere un’abitazione di proprietà, di avere un mutuo con un piano di ammortamento sostenibile o di avere la disponibilità di altri beni o risorse. - provare ad integrare il proprio reddito con quello dei propri familiari.
In questo caso può farsi riferimento solo ai redditi della propria famiglia anagrafica.
In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in materia di cittadinanza italiana per ottenere un’assistenza qualificata.
Redditi dei propri familiari per cittadinanza
Conformemente alle direttive emanate per la valutazione delle istanze di richiesta di cittadinanza italiana per residenza, possono essere presi in considerazione i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare dell’istante indicati nell’art. 433 c.c., purché conviventi.
In questo caso dovrà essere allegata:
- la documentazione fiscale del familiare;
- la dichiarazione di mantenimento e l’autorizzazione alla trattazione dei dati del familiare.
Il preavviso di rigetto deve essere motivato e deve indicare specificamente i motivi per cui il richiedente non è ritenuto in possesso di un reddito sufficiente.
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Preavviso di rigetto per precedenti penali
Se sono stati commessi dei reati, anche da parte dei propri familiari, è possibile che il Ministero dell’Interno invii un preavviso di rigetto anche se i reati sono stati commessi dai figli o dal coniuge.
La valutazione dei precedenti penali da parte del Ministero dell’Interno è discrezionale. Il Ministero considererà la gravità dei reati, la data di commissione dei reati, la condotta dell’interessato dopo la commissione dei reati, e altri fattori rilevanti.
Tuttavia, come spesso accade, la Pubblica Amministrazione procede quasi automaticamente al rigetto della domanda in presenza di reati.
Pertanto, se hai ricevuto un preavviso di rigetto per precedenti penali, è necessario rivolgersi subito ad un avvocato al fine di valutare le possibilità di difesa.
Preavviso di rigetto per un buco di residenza
Per l’ottenimento della cittadinanza per residenza sono necessari 10 anni di residenza legale e ininterrotta in Italia. Durante la procedura può emergere, in base agli accertamenti svolti, che il richiedente cittadinanza non è stato residente in Italia per un certo periodo di tempo.
In questi casi il Ministero dell’interno invierà un preavviso di rigetto all’interessato.
In genere i buchi di residenza che possono comportare il rigetto della domanda di cittadinanza sono i seguenti:
- buchi di residenza che si verificano anche per un periodo di tempo relativamente breve;
- buchi di residenza che si verificano in un periodo di tempo in cui l’interessato non è stato in grado di dimostrare di aver continuato a vivere in Italia.
Se si riceve un preavviso di rigetto per buco di residenza è importante rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione. L’avvocato potrà valutare la situazione e consigliare l’interessato su come procedere.
In particolare, l’avvocato potrà redigere una memoria difensiva che possa convincere il Ministero dell’Interno a concedere la cittadinanza.
La memoria difensiva può includere i seguenti elementi:
- una spiegazione delle ragioni per cui si è verificato il buco di residenza;
- documentazione che attesti che l’interessato ha continuato a vivere in Italia anche durante il periodo di buco di residenza.
La presentazione di una memoria difensiva può aumentare le possibilità di ottenere la cittadinanza italiana.
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Preavviso di rigetto cittadinanza italiana, interruzione termini
La comunicazione di cui all’art. 10 bis della Legge 241/90 sospende il termine di conclusione del procedimento. È lo stesso art. 10 bis a stabilirlo.
Inoltre, sempre secondo quanto disposto dal 10 bis, dopo la presentazione delle osservazioni, il termine del procedimento amministrativo ricomincia a decorrere dieci giorni dopo la presentazione delle osservazioni o, in mancanza delle stesse, dalla scadenza del termine di dieci giorni dal ricevimento del preavviso di rigetto.
Cosa succede dopo il preavviso di rigetto
È necessario attendere eventuali e ulteriori comunicazioni da parte dell’Ufficio. Collegandosi sul portale è possibile verificare se il procedimento amministrativo è ripartito. Se non arriva nessuna comunicazione e la domanda di cittadinanza non prosegue, rivolgiti ad un avvocato che, mettendosi in contatto con la Prefettura, verificherà se il procedimento amministrativo sta andando avanti.
Quando viene negata la cittadinanza italiana
Se la Prefettura riterrà non sufficienti le osservazioni presentate dopo il preavviso di rigetto, rigetterà definitivamente la domanda e sarà necessario fare ricorso in Tribunale.
Su questo link puoi leggere maggiori informazioni sul rigetto della domanda di cittadinanza per reddito insufficiente.
Cosa fare se la domanda di cittadinanza viene respinta
È necessario rivolgersi ad un avvocato esperto in immigrazione e verificare se i motivi del rigetto siano superabili o meno.
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