Data ultimo aggiornamento: 09.02.2025
Sposarsi senza permesso di soggiorno, come si fa
La legge italiana consente ai cittadini stranieri che non siano in possesso di un regolare permesso, di sposarsi.
Infatti per contrarre matrimonio con un cittadino italiano o con un cittadino extracomunitario, non è necessario avere un permesso di soggiorno, ma è sufficiente un documento di identità in corso di validità.
Il primo comma dell’art. 116 c.c. rubricato “matrimonio dello straniero in Italia”, stabilisce che “lo straniero che vuole contrarre matrimonio nello Stato deve presentare all’ufficiale dello stato civile una dichiarazione dell’autorità competente del proprio paese, dalla quale risulti che giusta le leggi a cui è sottoposto nulla osta al matrimonio [nonché di un documento attestante la regolarità del soggiorno in Italia*].” *comma dichiarato incostituzionale con sentenza della Corte Costituzionale n. 245 del 25 luglio 2011, modificato poi dalla legge 15 luglio 2009 n. 94.
Questo perché lo Stato italiano tutela l’unità familiare e garantisce i diritti inviolabili della persona. La Corte ha infatti specificato che “i diritti inviolabili” previsti dall’art. 2 della nostra Costituzione “spettano ai singoli non in quanto partecipi di una determinata comunità politica, ma in quanto esseri umani”, cosicché “la condizione giuridica dello straniero non deve essere considerata – per quanto riguarda la tutela di tali diritti – come causa ammissibile di trattamenti diversificati e peggiorativi”.
Qual è quindi la procedura da seguire e quali documenti servono?
Documenti necessari per sposarsi senza permesso di soggiorno con extracomunitario
- documento di identità personale valido;
- nulla osta, rilasciato dalla autorità competente del paese d’origine.
ATTENZIONE: se a volersi sposare sono due cittadini stranieri, è necessario che almeno uno dei due futuri sposi sia in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Quindi il matrimonio è possibile se nella coppia vi sia un cittadino italiano o un cittadino straniero con un valido permesso di soggiorno.
Il nulla osta al matrimonio
Il nulla osta al matrimonio è una dichiarazione da cui si evince che non vi siano impedimenti al matrimonio e che non si è sposati nel proprio Paese.
Dove fare il nulla osta
Viene rilasciato dall’autorità consolare straniera presente in Italia o dall’autorità consolare di quel paese presente in un Paese terzo, se in Italia non vi è la rispettiva rappresentanza diplomatica.
Il nulla osta, qualora non sia redatto in italiano, deve essere tradotto e legalizzato in Prefettura e deve contenere: cognome, data e luogo di nascita, paternità e maternità, cittadinanza, residenza e stato libero. Nel caso in cui il documento non contenga i dati relativi alla nascita, alla paternità e alla maternità occorre procurarsi anche l’atto di nascita rilasciato dal Paese d’origine, tradotto e legalizzato.
Quando dura il nulla osta per matrimonio
6 mesi. Pertanto, entro 6 mesi dal rilascio è necessario attivarsi con il Comune per procedere alla celebrazione del matrimonio, in caso contrario si dovrà procedere con una nuova richiesta di nulla osta.
Il nulla osta per il rifugiato politico
I titolari di protezione internazionale devono presentare al posto del nulla osta:
- certificato rilasciato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite in Roma;
- copia atto di notorietà con 2 testimoni effettuato presso il Tribunale;
- documento di viaggio attestante lo stato di rifugiato politico;
- documento d’identità valido.
Come sposarsi senza nulla osta
Nel caso in cui le autorità del proprio paese d’origine si rifiutino di rilasciare il documento, si può richiedere l’intervento del Tribunale che verificherà se vi siano effettivamente impedimenti al matrimonio.
L’art. 98 c.c. consente allo straniero che non abbia ottenuto la pubblicazione per via dell’assenza di nulla osta, di ricorrere all’autorità giudiziaria. Il Tribunale, in questo caso, deciderà in camera di consiglio, sentito il pubblico ministero.
Occorre precisare tuttavia, che la mancanza del nulla osta non impedirebbe al cittadino straniero di contrarre valido matrimonio in Italia, poiché essa integra una mera causa di irregolarità.
Sul punto la stessa Corte Costituzionale ha affermato che il nulla osta dell’autorità straniera non costituisce una condizione per la celebrazione del matrimonio, ma una formalità probatoria dalla quale si può prescindere (Corte cost., 30 gennaio 2003, n. 14).
Pubblicazioni del matrimonio
Raccolti tutti i documenti, è necessario chiedere la pubblicazione del matrimonio all’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza di uno dei due futuri sposi.
Le pubblicazioni hanno validità 180 giorni dalla data di pubblicazione, nel caso in cui il matrimonio non sia celebrato entro tale termine, queste scadono ed occorre ripeterle.
Cosa accade dopo il matrimonio per il cittadino irregolare
Una volta celebrato il matrimonio con un cittadino italiano, il cittadino straniero ha diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari, anche se prima del matrimonio era un cittadino irregolare.
Il cittadino straniero che sposa invece con un cittadino italiano, ha diritto alla cittadinanza italiana dopo 2 anni dal matrimonio, in presenza di figli i tempi si riducono della metà.
Su questo link puoi leggere un approfondimento su come ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio e quali documenti servono.
Domande frequenti
Quanto tempo ci vuole per ottenere il permesso di soggiorno dopo il matrimonio?
L’art. 5 comma 9 TUI stabilisce che il permesso di soggiorno è rilasciato, rinnovato o convertito entro 60 giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda.
Tuttavia, a causa dell’elevato numero di persone che ne fanno richiesta, i tempi possono allungarsi. Per legge la Questura ha un massimo di tempo di 6 mesi per rilasciare il permesso di soggiorno, superato tale limite è possibile tutelarsi rivolgendosi ad un avvocato.
Puoi leggere un approfondimento su quanto tempo ci vuole per ottenere il permesso di soggiorno.
Il permesso di soggiorno per matrimonio può essere revocato?
Si, se in caso di accertamenti emerge che il matrimonio ha avuto luogo solo allo scopo esclusivo di permettere all’interessato di soggiornare nel territorio dello Stato.

Avvocato del foro di Palermo, fondatrice dello Studio Legale Info Immigrazione – Avv. Giulia Vicari. Socia A.S.G.I.