Abrogazione delle autocertificazioni nelle pratiche di permesso di soggiorno
Il Decreto Milleproroghe 2025 (D.L. 202/2024) ha definitivamente abrogato le norme che consentivano l’utilizzo delle autocertificazioni nelle procedure relative ai permessi di soggiorno per cittadini stranieri.
La decisione, motivata dall’impossibilità di realizzare un’infrastruttura informatica adeguata per la verifica dei dati, impone ai richiedenti di continuare a presentare i documenti originali per ottenere o rinnovare il proprio titolo di soggiorno.
Perché le autocertificazioni non saranno ammesse
La possibilità di utilizzare dichiarazioni sostitutive per certificare stati, qualità personali e fatti rilevanti per le procedure di immigrazione era prevista dall’articolo 17, commi 4-bis, 4-ter, 4-quater e 4-quinquies del Decreto Legge n. 5 del 2012, che il Decreto Milleproroghe ha abrogato.
Tuttavia, l’efficacia di tali norme era subordinata alla realizzazione di un sistema informatico in grado di interconnettere le Questure con le altre amministrazioni pubbliche coinvolte, quali Ministero della Giustizia, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e altri enti.
Poiché questo sistema non è mai stato realizzato, il Milleproroghe 2025 ha definitivamente abrogato questa possibilità, rendendo obbligatoria la presentazione dei documenti originali.
Normativa di riferimento
- Decreto-Legge 202/2024 (Milleproroghe 2025), articolo 21
- Questa norma ha abrogato la possibilità di usare autocertificazioni per alcuni documenti nei permessi di soggiorno.
- Di conseguenza, ora è obbligatorio presentare i documenti originali, come il certificato di residenza, invece di una dichiarazione sostitutiva.
- Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, articolo 17
- Questa legge prevedeva l’uso delle autocertificazioni per i cittadini stranieri, ma con l’abolizione di questa norma, le Questure richiedono di nuovo i certificati originali.
- Articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000
- Questi articoli stabiliscono che i cittadini italiani possono usare autocertificazioni per molti documenti, ma le stesse regole non valgono per gli stranieri extracomunitari nelle pratiche di immigrazione.
Le conseguenze per i cittadini stranieri
L’eliminazione delle autocertificazioni comporta che i cittadini stranieri dovranno continuare a presentare i documenti originali per tutte le pratiche di soggiorno.
Alcuni esempi pratici:
- Uno studente straniero dovrà fornire la documentazione ufficiale attestante il superamento degli esami per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio.
- Un richiedente asilo non potrà più utilizzare una dichiarazione di ospitalità per rinnovare il proprio permesso di soggiorno per richiesta asilo, ma sarà obbligato a presentare il certificato di residenza rilasciato dal Comune.
Questa modifica normativa avrà un impatto significativo sui tempi di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. Senza un sistema informatico centralizzato, le Questure dovranno verificare i documenti manualmente tramite comunicazioni con le amministrazioni competenti, allungando ulteriormente le tempistiche burocratiche.